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Per Aspera Ad Veritatem n.22
Repubblica Turca - Il sistema di intelligence


Introduzione
L'istituzione dell'Organizzazione di Intelligence Nazionale Turca MILLI ISTIHBARAT TESKILATI - M.I.T. risale ufficialmente al 1965. Tuttavia negli anni precedenti sono stati numerosi i tentativi di organizzare l'attività di intelligence attribuendo le relative competenze a diverse organizzazioni - operanti sia nel settore militare che civile - che con la costituzione del M.I.T. sono state sciolte. La prima organizzazione di intelligence è stata istituita il 5 agosto 1914 da Enver Pasha con il nome di TESKILAT-I MAHSUSA (Organizzazione Speciale). Sebbene questa organizzazione abbia svolto importanti missioni ed attività paramilitari durante la prima Guerra Mondiale, al termine della guerra è stata sciolta. In seguito sono state costituite nuove unità, gruppi ed organizzazioni di intelligence addette alla raccolta di informazioni, all'attività di infiltrazione e di spionaggio. I primi tentativi di costituire una moderna organizzazione di intelligence si cominciano a delineare nel 1927 con l'istituzione del
Servizio di Sicurezza Nazionale della Repubblica della Turchia denominato MILLI - EMNIYET HIZMETI - MAH. Il MAH ha svolto la propria attività fino al 1965, anno in cui la Grande Assemblea Nazionale della Turchia - allo scopo di unificare l'attività di intelligence in un unico organismo e dare vita ad un moderno sistema di intelligence avente gli stessi standard dei Paesi occidentali - ha approvato la legge n. 644, entrata in vigore il 6 luglio 1965, in base alla quale il nome della suddetta organizzazione è cambiato in MILLI ISTIHBARAT TESKILATI - M.I.T. (Organizzazione di Intelligence Nazionale). Tale organismo posto sotto il controllo di un Direttore, avente il rango di Sottosegretario, è subordinato al Primo Ministro. Successivamente, con la legge n. 2937, approvata il 1° novembre 1983 ed entrata in vigore il 1° gennaio 1984, denominata “Legge sui Servizi di Intelligence dello Stato e sull'Organizzazione dell'Intelligence Nazionale”, sono state apportate ulteriori modifiche al sistema di intelligence
. In particolare, il M.I.T. è stato posto alle dirette dipendenze del Primo Ministro.

Funzioni e poteri del M.I.T.
L'Organizzazione di Intelligence Nazionale ha il compito di raccogliere informazioni in merito alle potenziali minacce provenienti da fonti interne ed esterne a tutela dell'integrità nazionale e territoriale, dell'esistenza, indipendenza e sicurezza della nazione e dello stesso ordine costituzionale. A tal fine svolge anche attività di controspionaggio.
Il M.I.T. ha l'obbligo di comunicare i risultati dell'attività di intelligence al Presidente della Repubblica, al Primo Ministro, al Capo di Stato Maggiore, al Segretario Generale del Consiglio di Sicurezza Nazionale e ai ministeri competenti, al fine di fornire elementi di valutazione nella definizione della politica di sicurezza nazionale.
Nell'adempimento di tali compiti, il M.I.T. ha il potere di accedere ai centri elaborazione dati e agli archivi delle istituzioni e delle organizzazioni statali, di intrattenere contatti diretti con il personale addetto a tali strutture e di acquisire la documentazione necessaria.
Al fine di tutelare le strutture e il personale nonché nell'espletamento delle attività di controspionaggio, al M.I.T. sono riconosciuti poteri e facoltà analoghi a quelli che le norme vigenti attribuiscono alle Forze di Polizia. Rispetto a queste ultime il personale del M.I.T. ha un obbligo generale di cooperazione, fatta eccezione per quanto riguarda lo svolgimento dell'attività di controspionaggio, nell'ambito della quale lo stesso può esercitare i medesimi poteri autonomamente.
Le informazioni e gli atti connessi ai compiti e alle attività svolte dal M.I.T. sono coperte da segreto.
Ai sensi dell'articolo 27 della citata legge n. 2937 del 1984, è perseguita penalmente, con la condanna alla detenzione, l'acquisizione e/o la divulgazione di documenti e di informazioni concernenti l'attività istituzionale del M.I.T., nonché l'agevolazione colposa di tali attività di acquisizione e/o divulgazione.

Struttura del M.I.T. (organigramma in all. “A”)
Ai sensi dell'articolo 13 della legge n. 2937 il Direttore del M.I.T., al quale è riconosciuto il rango di Sottosegretario, è nominato su proposta del Primo Ministro, con l'approvazione del Presidente della Repubblica e del Consiglio di Sicurezza Nazionale. Il Direttore è tenuto a rispondere dell'attività svolta direttamente al Primo Ministro.
Il M.I.T. è articolato nelle Unità di seguito riportate.

Direttorato dell'Intelligence
Il Direttorato dell'Intelligence costituisce l'”unità di valutazione” del M.I.T.. Tale unità, in particolare, ha il compito di indirizzare l'attività operativa nella raccolta delle informazioni ritenute necessarie al raggiungimento degli obiettivi prestabiliti, nonché di ricevere il prodotto di tale attività operativa per procedere all'analisi e all'elaborazione dei dati raccolti, al fine di fornire agli organi competenti i relativi quadri di situazione.

Direttorato delle Operazioni
Il Direttorato delle Operazioni è l'unità addetta alla raccolta delle informazioni, sia all'interno che all'estero, mediante l'utilizzo di fonti coperte. In particolare, secondo quanto stabilito dalla legge n. 2937 del 1984, gli ambiti in cui si svolge l'attività di tale Direttorato sono: la criminalità organizzata, il narcotraffico, il riciclaggio, le armi di distruzione di massa, i movimenti separatisti o sovversivi dell'ordine costituzionale, le organizzazioni terroristiche e le attività finanziarie.
Infine, il Direttorato delle Operazioni ha il compito di raccogliere informazioni riguardanti gli Stati che possono rientrare nella sfera di interesse della Turchia. In relazione a ciò, il Direttorato svolge anche compiti di controspionaggio.

Direttorato dell'intelligence tecnica ed elettronica
I compiti di tale Direttorato consistono nello svolgimento di attività di intelligence elettronica (“ELINT” e “SIGINT”) riconducibili, in via principale, all'effettuazione di comunicazioni in cripto e alla decifrazione dei sistemi crittografici, contrastando ogni attacco tecnico e/o elettronico perpetrato ai danni dell'integrità nazionale.

Direttorato dell'intelligence psicologica
Tale Direttorato ha il compito di produrre “intelligence psicologica” e contrastare eventuali attività psicologiche, provenienti dall'interno come dall'esterno del Paese, potenzialmente dirette a minacciare l'integrità, l'indipendenza e la sicurezza nazionale nonché l'ordine costituzionale. A tal fine, il Direttorato opera, in via principale, su fonti aperte quali pubblicazioni periodiche e stampa in genere, mass media e Internet.

Rapporti con l'Autorità Giudiziaria
Ai sensi dell'articolo 26 della citata legge n. 2937 del 1984, qualora il personale del M.I.T., nell'espletamento delle proprie funzioni istituzionali, commetta o sia coinvolto nel compimento di atti configurabili come reati, l'esercizio dell'azione penale nei suoi confronti deve essere autorizzato dal Primo Ministro, anziché essere avviato direttamente dall'Autorità Giudiziaria.
L'articolo 29 della medesima legge stabilisce che, nei casi in cui il personale del M.I.T. debba testimoniare su questioni coperte da segreto di Stato di cui sia venuto a conoscenza nello svolgimento delle proprie funzioni, debba ricevere l'autorizzazione del Sottosegretario del M.I.T., al quale compete decidere se la questione concernente la testimonianza possa nuocere agli interessi dello Stato e, pertanto, necessiti di tutela.

Rapporti con altre istituzioni dello Stato
I Ministeri e le altre organizzazioni ed istituzioni dello Stato hanno il dovere di fornire collaborazione al M.I.T. trasmettendo le informazioni richieste, riconducibili all'ambito della propria attività.
Sono inoltre tenute a fornire completa assistenza e supporto al M.I.T. nello svolgimento dei suoi compiti. Sono previste sanzioni in caso di inadempimento a tale dovere di collaborazione.



(*) Informazioni relative al sistema di intelligence della Repubblica Turca sono reperibili presso il relativo sito Internet, consultabile all'indirizzo: www.mit.gov.tr.

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